Ricci di Mare da proteggere
Il riccio di mare “Paracentrotus Lividus” è un attivo brucatore dei fondali marini ed è essenziale per gli equilibri degli ecosistemi e della biodiversità in mare.
Stefania Coppa, ricercatrice del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) nel campo della biologia marina. È specializzata in studi di ecologia e conservazione di specie a rischio di estinzione oltre che di gestione sostenibile della pesca nelle Aree Marine Protette.
Di origini venete ma vive e lavora in Sardegna dal 2004. Il suo primo incarico ha riguardato lo studio delle popolazioni del riccio di mare Paracentrotus lividus, analizzando se le misure di gestione del prelievo fossero sufficienti a garantire il mantenimento della risorsa e il buon stato di salute degli ambienti costieri.

Stefania Coppa, ricercatrice del CNR nell’Area Marina Protetta del Sinis – Isola di Mal di Ventre
Del suo lavoro le piace contribuire ad aumentare le conoscenze sul mare e le specie che lo popolano, la multidisciplinarità e il lavoro di squadra perché per andare in direzione della sostenibilità’ serve la collaborazione di tutti. Passa moltissimo tempo sott’acqua a raccogliere informazioni per studiare la biodiversità e il funzionamento degli ecosistemi per poter quantificare l’impatto dell’uomo sugli ecosistemi marini.
Il Riccio di Mare “Paracentrotus Lividus”
Paracentrotus Lividus, comunemente conosciuto come “riccio di mare” popola i nostri mari nel Mediterraneo e si trova anche nell’Atlantico orientale. Vive nei fondali rocciosi fino a 30 mt. di profondità.

Riccio di mare Paracentrotus lividus. Foto di Stefania Coppa Ricercatrice del CNR, AMP Area Marina Protetta del Sinis.
Essendo un attivo brucatore della roccia, contribuisce a mantenere gli equilibri degli ecosistemi e della biodiversità in mare!
Di forma sferica, arriva anche ai 10 cm di diametro – aculei esclusi – e presenta una struttura calcarea. La parte “orale” dove si trova la bocca è rivolta verso terra e quella aborale verso l’alto. Gli aculei fino a 30 cm permettono ai ricci una difesa naturale.
Nelle Terre D’acqua Maristanis il riccio di mare viene studiato e protetto, grazie a persone come Stefania e all’ottimo lavoro del CNR nell’Area Marina Protetta del Sinis – Isola di Mal di Ventre!