Oristano è la città in Sardegna che più di tutte porta e conserva le tracce del suo periodo giudicale nel tardo medioevo (1000-1410 d.C.). Originariamente cinta da una cinta muraria medievale di 2 km, oggi il perimetro originario è visibile e visitabile attraverso le sue torri e porte: torre Portixedda, porta Sant’Antonio, porta Mari, Torre di Mariano, detta anche di San Cristoforo, solo per citarne alcune. L’intera provincia è circondata da terreno fertile, stagni e lagune RAMSAR di importanza internazionale. Questa condizione fortunata ha sempre aiutato l’agricoltura, la pesca e il commercio a prosperare.
Tharros prima e Oristano poi (in origine l’antico insediamento fenicio di Othoca nell’VIII secolo aC) furono importanti e ricchi porti e luoghi di scambi commerciali e culturali.
L’itinerario ad Oristano vi accompagnerà, attrazione dopo attrazione e con sorpresa, in questa cittadina della costa occidentale della Sardegna, situata alla foce del fiume Tirso. Nota per le sue spiagge, le sue ceramiche e l’annuale manifestazione e competizione equestre “Sartiglia“, la più antica corsa alla stella che si svolge ancora oggi nel bacino Mediterraneo, i cui festeggiamenti si svolgono nell’ultima domenica e martedì di carnevale ad Oristano.
Scopriamolo insieme:
#1 tappa: Cattedrale di Santa Maria Assunta, la più grande della Sardegna

La Cattedrale di Santa Maria Assunta – Itinerario ad Oristano
La Cattedrale di Santa Maria Assunta (1130 d.C.) si presenta imponente nella sua facciata severa e neoclassica. È la cattedrale più grande della Sardegna e fu ricostruita durante il regno di Mariano II nel XIV secolo dopo essere stata distrutta da un assedio. Della struttura originaria del Mariano restano solo parti dell’abside e della base del campanile, oltre alla Cappella Gotica del Rimedio. In Piazza Duomo 1 ad Oristano si trova l’adiacente Museo Diocesano Arborense, il più vasto museo diocesano della Sardegna, con una ricca collezione di arte sacra dalla Cattedrale e da tutta la Sardegna. Proseguendo a nord est della città si può visitare il Monastero di Santa Chiara, chiesa e monastero di stile gotico, fu edificato nel 1343 su iniziativa del Re Pietro III, oggi ospita le monache clarisse di Santa Chiara. Un luogo di quiete e silenzio aperto anche ad esterni per brevi soggiorni.
#2 tappa: Piazza Eleonora, simbolo della città

Piazza Eleonora D’Arborea nell’itinerario ad Oristano su visitmaristanis.it
Piazza Eleonora ospita alcuni dei più bei palazzi della città, per molti è il punto di partenza per visitare Oristano. Al suo centro si erge una statua dedicata ad Eleonora d’Arborea, scolpita nel 1881 in onore della “Giudicessa d’Arborea”, vissuta ad Oristano tra il XIV e il XV secolo d.c., durante il periodo giudicale in Sardegna. Famosa per l’istituzione della Carta de Logu alla fine del XIV secolo, esposta affianco alla sua statua: una raccolta di leggi in lingua sarda, la prima del suo genere anche a livello Europeo che riconosceva lo stato di diritto e l’autonomia del Regno Sardo e lo rendeva accessibile nel linguaggio e pubblico a tutti (rimasta in vigore fino al 1827).
Il Chiostro del Carmine è un suggestivo complesso universitario in stile rococò è ospitato nell’originaria chiesa e convento del Carmine. Fu edificato tra il 1776 e il 1785 dall’architetto piemontese Giuseppe Viana a spese di don Damiano Nurra Conca, marchese d’Arcais, che il 27 aprile 1782 lo donò all’Ordine Carmelitano. La chiesa, a pianta ovoidale, è movimentata dall’inserimento di quattro cappelle e dell’altare maggiore. L’impianto del monastero si snoda attorno ad un chiostro quadrangolare delimitato ai lati da un percorso segnato da un susseguirsi, per tutti e tre i piani, di volte a crociera, che si estende sul lato ovest con cadenza alternata di volte a crociera. Soppressa nel 1866, a seguito della confisca dei beni ecclesiastici da parte del Regno di Savoia, dal 1962 al 1986 fu adibita a caserma di una Compagnia dei Carabinieri e successivamente ospitò uffici amministrativi.
Dal 1997 è sede dell’Università decentrata di Oristano, con i corsi di laurea in Economia e gestione dei servizi turistici, in Biotecnologie industriali, in Tecnologie viticole, enologiche e alimentari, nonché in Beni culturali. Il chiostro è visitabile durante gli orari di apertura della sede universitaria.
#3 tappa: Torre di San Cristoforo, uno dei principali accessi alla città

La Torre di San Cristoforo, detta anche Porta manna o di Mariano II – Itinerario ad Oristano
In Piazza Roma si erge la Torre di San Cristoforo (un tempo conservava le spoglie del Santo) detta anche Torre Mariano II e in sardo “Porta Manna”, proprio perché un tempo era il portone principale alla città e probabilmente collegava la città ad un ponte romano che attraversava il fiume Tirso.La Torre di San Cristoforo è ciò che resta dell’originaria cinta muraria, edificata nel XIII secolo. Originaria del 1290, la Torre di San Cristoforo è costruita in arenaria, è alta 19 metri e presenta un ampio arco. La parte superiore della Torre è stata invece realizzata nel ‘400 e conserva una delle campane più grandi della Sardegna.
#4 tappa: L’eredità di Tharros nel Museo Arborense

Antiquarium Museo Arborense Giuseppe Pau, itinerario ad Oristano
L‘Antiquarium Arborense in Piazza Corrias ad Oristano è costituito principalmente dall’intera collezione archeologica dell’Avvocato Pischedda, la più grande collezione privata d’arte della Sardegna: dalla preistoria al Rinascimento. Conserva i principali reperti archeologici nuragici della zona, raccoglie l’eredità culturale e materiale dell’antica città di Tharros, oltre alle opere artigianali spagnole del ‘400. Aperto dal lunedì al venerdì (9-10) e il sabato-domenica dalle 9-14/15-20)
#5 tappa: Itinerario delle Ceramiche
Lungo il centro storico della città, lungo le mura di Sant’Antonio e Piazza Eleonora d’Arborea, vi capiterà di notare delle sculture in ceramica di artisti ceramisti contemponarei. La lavorazione della terracotta in città ha infatti origini antichissime, che risalgono al 4° millennio a.C. di cui rimangono numerose testimonianze. I ceramisti di Oristano, detti “I Figoli”, producevano la terracotta appena fuori dalle mura della città, dove impastavano l’acqua (proveniente dai nostri amati stagni) e la terra. Nel 1961 nasce il primo Istituto statale d’arte della Sardegna, fondato da Arrigo Visani, ceramista di fama internazionale. Tutt’oggi questo Istituto è il centro di riferimento per la ceramica sarda. Leggi il nostro Itinerario delle ceramiche per scoprire Oristano dal punto di vista dei ceramisti.
#6 tappa: Chiostro del Carmine
In via Carmine ad Oristano si trova il suggestivo complesso carmelitano e convento, in stile rococò, meglio conosciuto come il Chiostro del Carmine. Fu edificato tra il 1776 e il 1785 dall’architetto piemontese Giuseppe Viana a spese di don Damiano Nurra Conca, marchese d’Arcais, che il 27 aprile 1782 lo donò all’Ordine dei Carmelitani. La chiesa, a pianta ovoidale, è movimentata dall’inserimento di quattro cappelle e dell’altare maggiore. L’impianto del monastero si snoda attorno ad un chiostro quadrangolare delimitato ai lati da un percorso segnato da un susseguirsi, per tutti e tre i piani, di volte a crociera, che si estende sul lato ovest con cadenza alternata di volte a crociera. Soppressa nel 1866, a seguito della confisca dei beni ecclesiastici da parte del Regno di Savoia, dal 1962 al 1986 fu adibita a caserma di una Compagnia dei Carabinieri e successivamente ospitò gli uffici amministrativi.
Dal 1997 è sede dell’Università decentrata di Oristano, con i corsi di laurea in Economia e gestione dei servizi turistici, in Biotecnologie industriali, in Tecnologie viticole, enologiche e alimentari, nonché in Beni culturali. E’ visitabile negli orari di apertura dell’Università (info: https://consorziouno.it/).
#7 tappa: a Torregrande, mare tutto l’anno

La Torre della Spiaggia di Torregrande ad Oristano con il vademecum Friends of Maristanis – Itinerario ad Oristano
A 10 Km dal centro cittadino, in direzione ovest verso la costa, si raggiunge il lungomare di Oristano con la Marina di Oristano, detta “Torre grande“. Qui si trovano la maggior parte dei locali, bar e stabilimenti balneari, oltre al porticciolo turistico. Non solo luogo estivo, questo tratto della Costa del Golfo di Oristano, a 10 Km dal centro cittadino, è consigliato tutto l’anno per praticare il proprio sport in acqua preferito, tra surf, sup e kite, o anche solo per una passeggiata o un drink. Caratterizzano l’area la torre spagnola, del XVI secolo, e la lunga pineta litoranea che costeggia la spiaggia.
#VISITMARISTANIS
Tra i consigli per alloggiare ad Oristano in modo più consapevole, l’Hotel Mistral e Mistral II, il B&B Camera con Vista, il B&B Tre e il Ristorante da Salvatore.
Tutte queste strutture aderiscono alla rete di imprese Friends of Maristanis impegnate nella riduzione degli sprechi d’acqua e nella valorizzazione del territorio delle zone umide.
Servizi
Sezione in aggiornamento
Accessibilità
Sezione in aggiornamento.
Ristoro
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