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Lungo la strada nemmeno un filo verde, neanche un albero. Non solo, la nostra casa non era ancora finita e neanche il podere: era tutta una palude.  

Elsa Pinos

 

Dove oggi sorge Arborea tutto prima era palude, 18.000 ettari di acquitrini e dune. L’idea della grande bonifica nacque in epoca giolittiana e venne portata a compimento durante il regime fascista. Il borgo di coloni veneti, lombardi e piemontesi chiamati a far fiorire la terra prese fra il 1930 e il 1944 il nome di Mussolinia.

Dell’antico progetto resta la griglia perpendicolare delle strade, i cognomi e i dialetti del nord, la laboriosità delle aziende agricole, l’eclettismo architettonico, un impasto di neorinascimentale e liberty. Da Cagliari si può arrivare ad Arborea sia con la linea del bus che con il treno, entrambi in partenza dalle stazioni di piazza Matteotti. Il percorso su rotaia si interrompe a Marrubiu. Da qui è possibile raggiungere la piazza del municipio grazie a un bus che parte ogni dieci minuti.

Percorrere le strade di Arborea significa fare un viaggio nel cuore del Novecento, vivere la nascita e la trasformazione di una laboriosa comunità cresciuta sul nulla.

Ecco il nostro itinerario ad Arborea:

#1 tappa: Il Museo della Bonifica

Muba, ingresso del Museo della Bonifica. Itinerario ad Arborea

Una selezione di attrazioni da visitare nell’Itinerario ad Arborea di Visitmaristanis, terre d’acqua in Sardegna.

Allestito nei locali dell’ex mulino, il MUBA è capace di restituire al visitatore la giovane e affascinante storia di Arborea. Nella prima sala pannelli e supporti multimediali raccontano la peculiare architettura del borgo, mentre nella seconda è possibile addentrarsi nelle diverse fasi della bonifica, conoscere il peculiare sviluppo della comunità. Una piattaforma touch screen consente l’accesso a oltre 800 immagini della Società Bonifiche Sarde. Al primo piano invece sono i filmati d’epoca a completare il percorso.

Il museo MUBA è aperto dal lunedì al giovedì, solo la mattina dalle ore 10 alle 12. Consultare il sito per gli orari stagionali.

#2 tappa: Chiesa del Santissimo Redentore

Facciata della Chiesa del Santissimo Redentore ad Arborea, visitmaristanis.it

Chiesa del Santissimo Redentore | Scopri l’itinerario ad Arborea nella guida di Visitmaristanis, terre d’acqua in Sardegna!

Splendido esempio di neo-romanico, la chiesa del Santissimo Redentore venne edificata nel 1927 dal progetto dell’architetto milanese Bianchi, il quale omaggiò le comunità di coloni inserendo nella struttura elementi ispirati all’architettura degli edifici sacri padani e delle valli dell’Adige. Unico il campanile, risultato della contaminazione fra le forme di una torre degli antichi comuni italiani e una torre campanaria classica. All’interno si susseguono le capriate, gli archi a tutto sesto e sesto acuto, impreziositi da decorazioni dove lo stile moderno lascia spazio a elementi celtico-medievali. L’atmosfera trova il suo momento culminante nella pala d’altare, il miracolo dei pani e dei pesci rappresentato nel 1933 dal grande artista sardo Filippo Figari.

Uno dei monumenti più noti della bonifica è “Villa Dolcetta”, conosciuta come la “Villa del presidente”, commissionata e costruita da Giulio Dolcetta della Società Bonifiche Sarde (SBS) nel 1930. Dolcetta era un ingegnere torinese che arrivò in Sardegna nel 1917 e fu autore di diverse opere pubbliche, tra cui la bonifica della piana di Terralba (leggi l’itinerario a Marceddì), dove oggi sorge Arborea. La casa, in realtà, non fu mai vissuta a pieno dalla famiglia Dolcetta: l’ingegnere diede le dimissioni alla SBS solo qualche anno dopo. La villa, di proprietà della Banca di credito cooperativo di Arborea, è visitabile occasionalmente, durante eventi speciali come le giornate FAI (leggi il nostro racconto).

Esterno della casa del Direttore "Casa Dolcetta". Itinerario ad Arborea.

Scopri l’itinerario ad Arborea su Visitmaristanis.it, Terre d’acqua in Sardegna.

Inconfondibile lo stile rinascimentale attraversato dagli elementi funzionali della barchessa veneta. Al primo piano lo studio dell’ingegnere resta immutato, la scrivania, le foto delle montagne venete, la sala da biliardo. 

In città, in Corso Italia ad Arborea, si può trovare l’Ex Casa Balilla di Arborea, ad opera dell’architetto Giovanni Battista Ceas, chiamato da Piero Casini, il nuovo presidente della Società Bonifiche Sarde, a dare ad Arborea la simbologia fascista. Un progetto avveniristico che immagina per le due strutture del nuovo centro civico di Mussolinia uno scheletro di acciaio rivestito da lastre di marmo. Anche questo edificio, per i cultori del genere, è visitabile solo esternamente. Aperto al pubblico soltanto in occasioni speciali. 

Ex casa del fascio e casa del Balilla,. Itinerario ad Arborea.

Scopri l’itinerario ad Arborea su Visitmaristanis.it, Terre d’acqua in Sardegna.

#3 tappa: Stagno di S’Ena Arrubia

Laguna di S'Ena Arrubia dall'alto - Itinerario ad Arborea

Stagno S’Ena Arrubia ad Arborea – Itinerario ad Arborea | Visitmaristanis.it

Della sterminata palude che dall’entroterra raggiungeva le acque del golfo di Oristano resta il piccolo gioiello di S’Ena Arrubia, sito Ramsar di straordinario valore ambientale. Intorno alla peschiera gestita dalla Cooperativa di Sant’Andrea si distende la zona umida con la sua grande varietà vegetale, cinta dalla pineta e osservata dall’idrovora Sassu, altro caratteristico esempio di architettura razionale. A popolare l’ansa che al tramonto si tinge di rosso (di qui il toponimo) fenicotteri, mignattai, cormorani e decine di altri uccelli che a S’Ena Arrubia sono stanziali o riposano in attesa di riprendere la migrazione. Durante la stagione estiva l’imperdibile spettacolo di quiete e armonia si può ammirare seduti sotto il gazebo del piccolo ittiturismo allestito dai pescatori della cooperativa di S. Andrea, che poseranno sulla griglia un muggine che poco prima saltava fra le reti dei lavorieri.

Peschiera di S'Ena Arrubia al tramonto

Peschiera della Cooperativa di pescatori di Sant’Andrea nello stagno di S’Ena Arrubia al tramonto | Itinerario ad Arborea

Flora e Fauna nello Stagno di S'Ena Arrubia

Flora e Fauna

Cosa Puoi osservare qui

#VISITMARISTANIS

Nel comune di Arborea si trova lo stagno di S’Ena Arrubia. Un tempo, lo stagno di S’Ena Arrubia costituiva la parte terminale dell’originario e grande stagno del Sassu, bonificato negli anni ‘30 del XX secolo. Nonostante la notevole quantità di interventi umani, la laguna ospita un elevato numero di specie interessanti e mostra un’elevata biodiversità. La laguna offre siti adatti per uccelli acquatici rari o minacciati come Mignattai, Fenicotteri, Sterne comuni, Fraticelli, Spatole. A partire dagli anni ‘70, grazie all’ampliamento del collegamento con il mare e alla riduzione degli apporti di acqua dolce, la salinità delle acque è aumentata, e la comunità degli uccelli è cambiata passando dalla tipica comunità di acqua dolce aquella di acqua salmastra. Questa zona umida è un SIC (Sito di Interesse Comunitario – Direttiva Habitat) e una ZPS (Zone di Protezione Speciale – DirettivaUccelli), inclusa nella rete Natura 2000 e ricade nell’IBA (Area Importante per gli Uccelli) “Zone umide del Sinis e di Oristano”.

Tra i consigli per dormire ad Arborea in modo più consapevole, l’Hotel Le Torri; il Camping S’Ena Arrubia, il B&B Fra e Fe; l’Horse Country Resort, L’Oasi del Relax, l’hotel ristorante La Pineta.Tra i consigli per mangiare ad Arborea in esercizi che tutelano l’ambiente: la pasticceria L’arte bianca, il Ristorante U capisti, il Bar Corsaro beach, la La Locanda del Gallo, Pizzeria El Gustos e  la Trattoria Margherita. Tutte queste strutture aderiscono alla rete di imprese Friends of Maristanis impegnate nella riduzione degli sprechi d’acqua e nella valorizzazione del territorio delle zone umide.

Servizi

Sezione in aggiornamento

Accessibilità

Sezione in aggiornamento.

Dormire/Mangiare

Scegli un alloggio e ristorante ad Arborea aderente al club Friends of Maristanis e impegnato a ridurre gli impatti e gli sprechi idrici. Vuoi suggerire imprese impegnate in pratiche sostenibili di gestione e consumo in questa città? Scrivici a club@maristanis.org 

L'itinerario

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