Immersi nella storia e nel profumo di salsedine perdiamo la cognizione del tempo e il promontorio pare un trampolino da cui possiamo saltare avanti e indietro tra i commerci fenici, le conquiste cartaginesi, la magnificenza romana…
“Nel Sinis, a spasso con la storia e la natura” di Valeria Canavesi
Un percorso storico naturalistico nella penisola dentro la penisola, dove l’archeologia incontra l’escursionismo. Costantemente circondati da reperti archeologici e spiagge mozzafiato, ci si immerge nelle profondità della storia e nella natura incontaminata.
Si parte dall’ampio parcheggio all’ingresso di San Giovanni di Sinis, piccola frazione di Cabras. Dopo appena 100 metri si incontra la Chiesa omonima, uno dei luoghi di culto paleocristiani più antichi dell’isola.
Si percorre a piedi un sentiero sterrato, costeggiando una serie di chioschi lungo la spiaggia, che porta in pochi minuti a Tharros, il famoso insediamento fenicio-punico, sorto sopra le rovine del villaggio nuragico di Su Murru Mannu.
Di fronte al sito archeologico si trova la Torre di San Giovanni che domina il paesaggio sulla costa ovest della penisola. Poco più avanti, dal lato opposto, parzialmente nascosta nella vegetazione c’è la Torre di San Marco. Entrambe costruite in periodo spagnolo, per difendersi dagli attacchi via mare.
Dopo circa 30 minuti di cammino in direzione sud, si raggiunge facilmente il faro di Capo San Marco. Qua inizia un vero e proprio percorso escursionistico, che termina con la paradisiaca spiaggia di San Giovanni sul versante ovest della penisola.
Ecco il nostro itinerario tappa per tappa:
#1 tappa: Chiesa di San Giovanni

Chiesa di San Giovanni | Itinerario a San Giovanni di Sinis | Foto Antonio Zedda
Fondata durante il periodo bizantino intorno al VI secolo e dedicata alla figura di San Giovanni Battista, sorge su un piccolo cimitero di origini pagane: i tratti sono di una necropoli punica e poi cristiana. Orientata ad est e costruita in blocchi di arenaria, ha una pianta rettangolare ed è divisa in tre navate.
Subì un ampliamento tra l’IX e il X secolo e si presenta ancora oggi nella sua forma altomedievale che ne fa una delle più antiche della Sardegna.

Particolare della chiesa di San Giovanni | Itinerario a San Giovanni di Sinis | Foto di Antonio Zedda
#2 tappa: A spasso nell’antica città fenicia di Tharros

Citta fenicia di Tharros Itinerario a San Giovanni di Sinis Foto di Antonio Zedda
La città di Tharros, si trova nella parte meridionale della Penisola del Sinis e si affaccia nel golfo di Oristano.
Venne fondata all’incirca nel VII secolo a.C. dai fenici, in un’area frequentata in età nuragica, poi abbandonata, nota con il nome di Su Murru Mannu (il grande muso), risalente all’età del Bronzo.
Tharros non sfugge al controllo dei punici che conquistano la città nel VI secolo a.C, a seguito delle politiche espansionistiche di Cartagine. In questo periodo vengono costruiti numerosi edifici, che ancora si conservano sotto quelli di età successiva. La città viene protetta da imponenti mura fortificate che riparano dalle invasioni via mare e via terra. Il tophet (santuario funerario) si espande sino a contenere 5000 urne. Un fiorente artigianato metallurgico fa la sua comparsa, mostrando un’elevata capacità tecnica nella lavorazione del ferro.

Colonne di Tharros | Itinerario a San Giovanni di Sinis | Foto di Antonio Zedda
Nel 238 a.C. l’intera isola viene conquistata dai romani. Inizia così un processo di profondo cambiamento che viene portato a compimento in età imperiale, periodo in cui Tharros viene trasformata notevolmente, attraverso la realizzazione di un complesso sistema fognario, delle terme e dell’acquedotto.
In età medievale le principali strutture pubbliche romane subiscono alcune modifiche. Dopo una lenta decadenza, dovuta anche alle incursioni dei Saraceni, e a un progressivo spopolamento, nel 1071 la sede episcopale viene trasferita da Tharros a Oristano, divenuta anche capitale giudicale, decretando la fine del centro antico.
Info: Tharros è visitabile in ogni periodo dell’anno tramite prenotazione al telefono oppure dal sito.
#3 tappa: In salvo dai pirati sulla Torre di San Giovanni

Torre di San Giovanni | Itinerario a San Giovanni di Sinis | Foto di Antonio Zedda
Edificata tra il XVI e il XVII secolo, su iniziativa della Corona di Spagna, ha lo scopo di proteggere dalle incursioni dei pirati e dei corsari barbareschi provenienti dal vicino Nord-Africa, funzione condivisa dalle decine di torri costruite lungo le coste sarde.
Di notevoli dimensioni e con ampio dominio visivo sul Golfo di Oristano e verso il mare aperto, era armata con cannoni e presidiata da una guarnigione di soldati.
Sulla terrazza, accessibile tramite una scala interna, furono costruiti due alloggi nella seconda metà del XIX. L’edificio è stato restaurato tra il 1987 ed 1990
Info: per informazioni sui giorni e orari di apertura della Torre, Infopoint di Tharros (tel +39 0783370019).
#4 tappa: Sul Sentiero Costiero di Capo San Marco

Penisola del Sinis Capo San Marco Itinerario a San Giovanni di Sinis Foto di Antonio Zedda-min
In direzione sud a circa 30 minuti di cammino, si raggiunge il faro di Capo San Marco: un punto panoramico che domina tutto il golfo di Oristano e la scogliera picco sul mare.
Svoltando a Ovest, si segue inizialmente un sentiero evidente per poi calarsi in una serie di tornanti in discesa, falesie a picco sul mare e spettacoli geologici di rara bellezza, dove lo strato lattescente di roccia sedimentaria incontra le fuligginose lave vulcaniche.

Sentiero costiero | Itinerario a Capo San Marco | Foto di Antonio Zedda
La fitta gariga modellata dal vento e dal continuo brucare delle capre, permette di orientarsi facilmente se si rimane vicini alla costa.
È un percorso breve e semplice, ma non adatto a tutti, soprattutto nei mesi più caldi e durante i giorni di maestrale: il rischio di non trovare zone d’ombra in cui ripararsi dall’intesa canicola estiva, e i sentieri a picco sul mare, molto spesso erosi dalle mareggiate, potrebbero creare qualche difficoltà agli escursionisti meno esperti.
Info: sconsigliato nelle giornate molto afose e durante il forte maestrale. Non è difficile orientarsi, ma per via delle varie deviazioni e delle ripide pendenze è consigliabile l’uso scarponi da trekking e il supporto di una mappa o di una guida escursionistica.
#5 tappa: Spiaggia di San Giovanni

Spiaggia di San Giovanni | Itinerario a San Giovanni | Foto di Antonio Zedda
Un bagno nella spiaggia di San Giovanni è la giusta ricompensa dopo il trekking lungo la scogliera rocciosa. Durante i mesi estivi le acque di questa insenatura diventano un ristoro dal sole cocente e un’ottima occasione per praticare snorkeling. In tutto il mare del Sinis è possibile ammirare una rigogliosa fauna ittica, con fondali dai colori turchesi e sabbie bianchissime.
Foto e testi di Antonio Zedda.
#VISITMARISTANIS
Servizi
Parcheggiare in maniera corretta, leggendo le indicazioni. A San Giovanni quasi tutti i parcheggi sono pagamento e non è possibile continuare con in macchina oltre i chioschetti sulla spiaggia.
Accessibilità
Attenzione alla balneazione durante il maestrale: è molto pericoloso fare il bagno con la bandierina rossa. È vivamente consigliato munirsi di spray anti zanzare.
Ospitalità
Bagno e ristoro disponibili al bar ristorante di Tharros direttamente nella SP6, Area Archeologica di Tharros.
Per dormire, potete leggere la nostra guida su Dove dormire a Cabras.