Riola Sardo è un piccolo centro agricolo dell’oristanese, a poca distanza dal mare, votato alla produzione di frutta, verdura e vini di pregio, in particolare la vernaccia.
Il territorio di Riola Sardo si estende lungo la fertile piana del Rio Foghe Mare fino alle falesie della costa settentrionale del Sinis.
La storia di Riola (Arriora) è strettamente legata al suo Rio, (S’arriu). Esso, lambisce il paese su tre lati e ha per lungo tempo plasmato le attività produttive ed economiche di questo piccolo centro.
I ritrovamenti archeologici di epoca nuragica, punica, bizantina testimoniano una presenza umana continua e di lungo periodo in questo Il territorio.
Ecco il nostro itinerario:
#1 tappa: A Picco sul Mare

Falesie di Roia de Su Cantaru | itinerario a Riola Sardo | visitmaristanis.it
Percorrendo la provinciale 66 attraverso il territorio di Riola per circa 12 km si giunge alla località di “Su Cuccuru Mannu” sul lato settentrionale della Penisola del Sinis. Qui, la forza erosiva del mare e dei venti hanno dato vita nel corso dei millenni alle monumentali falesie calcaree di “Roia de Su Càntaru” che segnano il confine con il comune di Cabras. La roccia a forma di incudine di “Sa punta ‘e s’ancòdia” segna il confine con il territorio del comune di San Vero Milis ed è il punto più ad ovest del territorio di Riola.
La tomba dei giganti di Cuccuru Mannu.

Tomba dei Giganti di Cuccuru Mannu | itinerario a Riola Sardo | visitmaristanis.it
Nei pressi della falesia è di recente scoperta la Tomba dei Giganti di epoca nuragica di “su Cuccuru Mannu” situata in un piccolo rilievo ricoperto di macchia mediterranea e vegetazione. La Tomba dei Giganti di “Su Cuccuru Mannu” è scavata nell’arenaria e presenta pareti squadrate. A testimonianza del suo utilizzo come luogo di sepoltura collettiva al suo interno sono stati trovati frammenti di ossa e oggetti votivi risalenti all’Età del Bronzo. È possibile giungere con precisione grazie alla geolocalizzazione presente su google maps.
#2 tappa: Sapori, Tradizione e Innovazione
L’economia di Riola è a vocazione prevalentemente agricola. Le colture cerealicole tradizionale sono state sostituite oggi da piantagioni di ortaggi a pieno campo come carciofi, pomodori e asparagi, e da vitigni di qualità e pregio. Tra i prodotti tipici troviamo un particolare vino bianco secco e profumato, prodotto unicamente nella bassa valle del Tirso, la Vernaccia. Nelle campagne a poca distanza dal centro abitato di Riola, ci si può piacevolmente imbattere nei profumatissimi campi di lavanda biologica dell’azienda agricola di Elvio Sulas. Con il pagamento di un biglietto di ingresso è possibile visitare l’azienda e acquistare i prodotti nello spaccio.
Il parco dei suoni di Riola Sardo
Tra i luoghi più caratteristici di Riola troviamo il Parco dei Suoni e delle Arti del Mediterraneo sulla SP66 nato grazie al recupero e alla riqualificazione delle cave dismesse di arenaria. Un’opera architettonica di grande preegio su disegno degli architetti Pierpaolo Perra e Alberto Antioco Loche. La sua struttura si erge in perfetta armonia con l’ambiente e il paesaggio circostante, alla ricerca di tagli netti e geometrici che mettono in luce il paesaggio naturale monumentario. Il Parco è un luogo suggestivo che dona al visitatore un’esperienza sensoriale e visiva unica mettendo in comunicazione le espressioni musicali più moderne e all’avanguardia con il suono arcaico e le vibrazioni della pietra.
Il Parco dei suoni viene aperto occasionalmente in occasione di eventi e festival musicali che, grazie alla sua acustica impeccabile, lo rendono un luogo apprezzato. Il resto dell’anno è visitabile solo dall’esterno.

Il Parco dei Suoni di Riola Sardo esposto nei Dieci viaggi nell’architettura italiana alla Trennale di Milano nel 2021 | Itinerario a Riola Sardo
La Lavanda di Elvio
#3 tappa: per le vie del Centro
Spostandosi nel centro del paese il nostro percorso ci conduce alla Parrocchiale di San Martino risalente al XVI°. La facciata è caratterizzata da chiari elementi stilistici barocchi. La torre campanaria è invece caratterizzata da una pittoresca cupola dalle piastrelle multicolore che dona un tratto inconfondibile al paesaggio urbano.
La festa in onore di San Martino è l’11 novembre.

Chiesa parrocchiale di San Martino | Itinerario a Riola Sardo | Visitmaristanis.it
In via Montessori 12, lungo il canale di Mar ‘e foghe, sorge il rudere dell’antica chiesa di S. Corona, collocabile tra il XII e XIII secolo e, come hanno dimostrato recenti studi, appartenente all’ordine dei templari (per approfondire). Dopo il 1750 Santa Corona venne abbandonata e molte parti della chiesa furono utilizzate per decorare la facciata delle case, sulle quali ancora oggi si possono scorgere simboli religiosi e templari.
Elemento architettonico tipico del Centro storico sono le caratteristiche case campidanesi, antiche dimore padronali delle famiglie più abbienti. La loro particolare struttura presenta un vasto loggiato interno “sa lolla”, gli ambienti residenziali, il pozzo e i depositi per derrate agricole e attrezzi. La struttura è circondata da spesse mura. Sono costruite con materiali naturali come pietrame, malta di fango e mattone crudo. La tipica pietra arenaria locale veniva utilizzata anche per arricchire con fregi gli stipiti e gli architravi di porte e finestre. Adiacente alla Parrocchiale si trova l’antica casa Carta di Riola, risalente al XVII° e oggi sede dell’Hotel Lucrezia (Hotel membro del club Friends of Maristanis impegnato nel risparmio idrico e nella promozione del patrimonio naturale e culturale delle terre d’acqua Maristanis) è un eccezionale esempio architettonico di casa campidanese aristocratica perfettamente conservata.
Elemento architettonico tipico del Centro storico sono le caratteristiche case campidanesi costruite con mattoni di terra cruda ‘ladiri’ o ‘ladrini’, una tecnica architettonica di origine antichissima che garantisce alti livelli di isolamento termico e riciclabilità. Oggi questa tecnica è tornata in auge con la volontà di tutelare il patrimonio architettonico dei Centri storici e di dare nuovo spazio ad un prodotto economico locale.
La festa di Sant’Anna
Una delle feste più sentite a Riola Sardo è quella in onore di Sant’Anna che si celebra ogni anno a fine luglio e porta i festeggiamenti lungo il Rio Mare Foghe, il fiume che attraversa il Paese. Viene organizzata dal Comitato 1968 Sa Leva.
Fulcro della festa è la processione, con i fedeli che sfilano in abito tradizionale sardo accompagnati dai suonatori di fisarmonica e launeddas e dai cori “is còzusu” dedicati a Sant’Anna e San Martino. Segue la celebrazione della Santa Messa.
Il racconto della festa a questo link.
Rio Mare Foghe

Rio Foghe | Itinerario a Riola Sardo | Visitmaristanis.it
Chiamato Rio Mare perché ha origine dal versante orientale del massiccio vulcanico del Montiferru, accoglie diversi corsi d’acqua (Rio Mannu di Santu Lussurgiu, il Rio Cispiri e il Rio Iscas) e sfocia nello stagno di Cabras.
Particolarmente amato dai canoisti, proprio per il gioco delle correnti e delle piscine naturali che lo animano e dagli amanti della pesca sia amatoriale che agonistica (qui si pratica il carp fishing). Tra la fauna ittica, qui si trovano carpe, tinche, pesci gatto e cefali.
Testi e foto a cura di Carla Falchi
Flora e Fauna
Cosa Puoi osservare qui
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Tra i consigli per alloggiare a Riola Sardo in modo più consapevole, l’Hotel Lucrezia, l’Agriturismo S’Anea, l’affittacamere Rita e Renzo e il B&B I Giganti. Tutte queste strutture aderiscono alla rete di imprese Friends of Maristanis impegnate nella riduzione degli sprechi d’acqua e nella valorizzazione del territorio delle zone umide.
Servizi
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Accessibilità
La Parrocchiale di San Martino è visitabile liberamente in orari diurni. La messa domenicale si svolge alle 9.30 del mattino. Fermata autobus ARST in via Umberto I 138. Non sono presenti percorsi per diversamente abili.
Ristoro
Scegli un alloggio e ristorante aderente al club Friends of Maristanis e impegnato a ridurre gli impatti a Riola Sardo. Vuoi suggerire imprese impegnate in pratiche sostenibili di gestione e consumo in questa città? Scrivici a club@maristanis.org