Il villaggio di Guspini è uno dei più considerevoli della zona; esso acquista ogni giorno maggiore importanza a causa dello sfruttamento delle miniere del suo territorio, da Montevecchio a capo Pecora e oltre.
Alberto La Marmora, Itinerario dell’Isola di Sardegna – 1860
Le origini di Guspini si fanno risalire al Medioevo, ma le sue radici antropiche affondano in tempi ben più remoti, probabilmente intorno a 6000 anni fa, come testimoniato dalla presenza di alcuni menhir, megaliti monolitici tipicamente a forma allungata. Oltre ai numerosi nuraghi, un importante segno delle vicende storiche del territorio è rappresentato dall’antica città fenicio-punica di “Neapolis“: un insediamento che si incontra lungo la strada per Santadi nei pressi dell’area lacustre degli stagni di San Giovanni e Santa Maria Nabui.
Tra le architetture religiose spiccano la Chiesa di San Nicolò di stile gotico aragonese, del 1625 e la Chiesa di Santa Maria di Malta risalente al XI-XII sec. A queste si aggiunge il monumento naturale dei Basalti Colonnari. Questi rappresentano, all’interno del centro abitato, una rara formazione geologica: un condotto vulcanico risalente al plio-pleistocene (circa 3 milioni di anni fa) formato da colonne prismatiche di basalto somigliante a canne d’organo.
Un percorso costituito da una serie di edifici storici e case campidanesi, offre la possibilità di conoscere, attraverso le testimonianze della cultura materiale, la vita rurale degli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento. Nel paese sono due le strutture attualmente visitabili (consultare per gli orari e le aperture il comune: il Museo Monte Tempo in via Montegranatico, casa della storia locale, e la Casa Murgia che, all’incrocio tra la via Dante e la via Petrarca, ospita la casa del vino e dell’olio.
A queste è possibile aggiungere la visita del Molino Garau e delle Case a Corte che si trovano nei pressi della Mitza di Santa Maria e che, benché non sia prevista una visita guidata, meritano certamente un passaggio all’esterno.
A circa 10 Km dal centro del paese, a due passi dal mare e dalle dune di Piscinas, Montevecchio è il luogo ideale per una visita che unisce storia, cultura e natura. Per chi ha scelto di passare in Sardegna le proprie vacanze, al mare o nell’entroterra, rappresenta un piacevole diversivo per il tempo libero: un tuffo nel passato dove luoghi, suggestioni, storie di vita e di fatica si intrecciano.
Nell’ antico borgo minerario, completamente immerso nel verde di boschi incontaminati, non è difficile imbattersi in splendidi esemplari di Cervo Sardo che al crepuscolo e all’alba si spingono fin dentro il nucleo abitato.
Imperdibile nell’itinerario a Guspini, la visita al compendio Miniera Montevecchio che rappresenta un’importante testimonianza del lavoro estrattivo, delle tecniche e dell’evoluzione tecnologica (Montevecchio fu a suo tempo una delle miniere più all’avanguardia d’Europa) oltre che delle condizioni sociali ed economiche dell’epoca.
La sua visita è in grado di soddisfare la curiosità di tutti i visitatori sia che si disponga di poche ore, sia che si decida di dedicarle uno o più giorni.
Tra i prodotti che caratterizzano Guspini, i coltelli realizzati dai maestri coltellinai come piccole opere d’arte, rappresentano oggi un fiore all’occhiello con la caratteristica “Guspinesa” a punta mozza.
La gastronomia guspinese si inserisce all’interno dalla cucina campidanese ed è fortemente influenzata dalle peculiarità ambientali e da quelle produttive dei settori legati all’agricoltura e alla pastorizia. Nella tavola dei giorni di festa, oltre al pane (civraxiu, cocoi, costeddas) e all’arrosto, non possono mancare i dolci di mandorle o miele (torrone, amarètus e bianchinus) e di altre specialità tradizionali (pirichìtus , pistochèddus e pistòcus grùssus). Formaggi e altre produzioni enogastronomiche tipiche possono essere acquistate presso le aziende di produzione, o gustate nei ristoranti e agriturismi presenti.
Non mancano durante tutto l’anno appuntamenti importanti per vivere in prima persona la cultura locale, dalla Sagra del miele ai Festival Letterari fino al carnevale guspinese Cambas de linna che prende il nome dalla tradizionale maschera sui trampoli.
La principale festa paesana è Sa festa manna (la festa grande) dedicata a Santa Maria che si svolge nel periodo di Ferragosto.
#1 tappa: l’itinerario a Guspini inizia dalla Chiesa di Santa Maria

Scopri Guspini e la chiesa di Santa Maria di Malta | Itinerario a Guspini | visitmaristanis.it
La chiesa di Santa Maria è l’edificio di culto più antico di Guspini ed è datato all’XI-XII secolo. Di stile Romanico-Pisano, l’edificio era annesso ad un antico monastero, oggi scomparso, in un luogo ricco di acque sorgive perenni. La presenza nelle vicinanze della fonte nota come “Sa Mitza de Santa Maria” e di queste acque, ne facevano meta costante dei pellegrini che ne raccoglievano il prezioso liquido ritenuto terapeutico e miracoloso.
L’edificio romanico venne riedificato in stile gotico nella prima metà del XIV secolo ma completamente rifatto nel 1700; in questa ricostruzione settecentesca, la nuova facciata inglobò parte dell’antica, ma in ogni caso oggi, almeno nei suoi aspetti medioevali più significativi, l’edificio segue le linee architettoniche del 1200, con impianto trinavato e abside rivolta a sud est.All’interno della chiesa si conservano alcuni arredi sacri di grande importanza, come l’altare maggiore in marmo finemente decorato e un’acquasantiera in trachite grigia, una tela dipinta da Michelangelo Medici del 1796, raffigurante l’assunzione di Maria e una campana in bronzo, con iscrizione datata 1698, sostituita nell’Agosto 1987 da una copia.
#2 tappa: visita la Chiesa gotico aragonese di San Nicolò

Interno della Chiesa di San Nicolò a Guspini | Itinerario a Guspini | Visitmaristanis.it
La Chiesa di San Nicolò a Guspini è la Chiesa parrochiale di Guspini. Il primo impianto del monumento risale al 1625 con il suo corpo cruciforme a capriate lignee nei pressi dell’abitato di Guspini. Eretta su una collina calcarea, che ospitò un nucleo abitato o un piccolo castro romano, si impone subito all’attenzione del visitatore per la sua tarda facciata Gotico Aragonese con al centro il bellissimo rosone traforato composto da 12 prismi triangolari in calcare, di cui si ha scarsa documentazione, ma che quasi certamente è il prodotto di maestranze qualificate esterne.
Ripropone uno stupendo esempio di decorazione geometrica a traforo del VII secolo, con una sintesi centrica, tipica dell’oreficeria orientale. L’attuale edificio è il risultato di 125 anni di interventi che di fatto ne hanno modificato l’assetto primordiale, sia all’interno che all’esterno.
Al suo interno è ancora possibile ammirare alcune opere artistiche riconducibili all’arte spagnola in Sardegna. Antecedente a questo periodo è la splendida campana bronzea databile al 1327, custodita sotto la fonte battesimale e proveniente probabilmente dalla chiesetta da Sant’ Alessandro, dove sulla spalla vi sono due stemmi di due stati sovrani, quelli di Aragona e d’ Arborea.
Al suo interno “Il Santo Cristo”: un’opera lignea di Angelo Puxeddu di Stampace, realizzato il 13 Febbraio 1634, e un organo a canne del 1768, costruito dal milanese Giuseppe Lazzari. recentemente restaurato e riportato all’antico splendore.
#3 tappa: scopri le tradizionali agricole legate alla produzione dell’olio e del vino a Casa Murgia

Scopri la Casa Murgia a Guspini | Itinerario a Guspini | Comune di Guspini | Visitmaristanis.it
La Casa Murgia, è una antica casa il cui allestimento è dedicato alla produzione del vino e dell´olio, si inserisce all’interno del più articolato percorso urbano denominato Domus Guspini.
L’allestimento museale della Casa Murgia percorre parallelamente due vicende: quella privata degli antichi proprietari della dimora, ricchi possidenti terrieri, e quella della comunità guspinese, raccontata attraverso le tradizionali pratiche agricole legate all’olivicoltura e alla viticoltura.
Il percorso tratta i due ambiti utilizzando un’unica chiave di narrazione: quella delle stagioni dell’anno, intese sia come scansione metaforica della vita umana sia come scansione dei lavori del ciclo agrario.
Al piano terra, la ricostruzione delle zone di rappresentanza e le testimonianze della comunità tracciano l’immagine pubblica della famiglia;
Al primo piano, traendo spunto dallo status di proprietari terrieri dei Murgia, si delinea il profilo del territorio e delle attività connesse, scandite secondo il ciclo agrario e il succedersi delle stagioni dell’anno;
Il secondo piano, infine, costituisce il sacrario delle memorie più intime e private, attraverso le quali i Murgia stessi rievocano, con l’epilogo delle loro vicende, il tramonto di un’intera epoca per tutta la comunità.
La Casa Murgia è visitabile ogni primo sabato del mese negli orari 16.00-20.00 e in occasione di iniziative culturali.
Per informazioni contattare l’associazione Caleidoscopio alla e-mail caleidos2019@gmail.com
#4 tappa: un tuffo nel passato nel Museo Monte Tempo

Scopri il museo Monte Tempo di Guspini | Itinerario a Guspini| Comune di Guspini | Visitmaristanis.it
Ospitato all’interno del Montegranatico, il Monte Tempo – casa della storia locale, tratta attraverso un allestimento multimediale il tema generale delle attività dell’uomo. Dalla storia sociale ed annalistica del guspinese, emergono alcuni episodi significativi e diversi rispetto agli eventi che nello stesso periodo accadevano in altri luoghi.
Dal sistema degli insediamenti nuragici, le vicende di Neapolis, le tracce dei Templari e dei Pisani fino alla rivoluzione industriale dello sfruttamento delle miniere e le profonde trasformazioni del territorio e del paesaggio; le lotte di classe del novecento, la confluenza di consuetudini e usanze verso la cultura globale.
Questi argomenti, sono raggruppati per temi, evidenziandone l’evoluzione del tema nel tempo storico; gli oggetti, i testi, gli stimoli percettivi e visivi permettono al fruitore, attraverso la visita guidata e l’osservazione personale, di trovare continui rimandi in altre sezioni e parti dell’allestimento.
Il Monte granatico è visitabile ogni martedì negli orari 16.00-20.00.
Per informazioni e aperture straordinarie contattare l’associazione: A.N.M.I. alla e-mail anmi.guspini@gmail.com oppure ai numeri 3291686069 e 3498052504.
#5 tappa: sguardo all’insù nei Basalti Colonnari

Scopri i basalti colonnari a Guspini negli itinerari di Visitmaristanis.it | Itinerario a Guspini | in collaborazione con il Comune di Guspini
Nella collina di Cuccureddu ‘e Zeppara (167 m s.l.m), all’interno del centro abitato, si erge un piccolo cono basaltico di origine vulcanica.
Il rilievo fu in passato interessato da attività estrattive, ancor oggi visibili. Il monumento naturalistico è costituito da una parete di prismi basaltici verticali, accostati secondo la caratteristica forma a “canne d’organo”.
Le colonne esagonali, alte circa 20 metri, hanno avuto origine dal raffreddamento graduale della lava, che ha creato una perfetta fessurazione verticale delle colonne.
La particolare conformazione e nettezza dei tagli ne fa uno dei rari esempi di rilievo nell’isola e in Europa.
Ai Basalti si accede da un cancello privato in via Velio Spano che i padroni di casa tengono gentilmente aperto per consentirne la visita.
#6 tappa: imperdibile la Miniera Montevecchio, ex-avanguardia d’Europa

Scopri la Miniera di Montevecchio nell’Itinerario a Guspini | Comune di Guspini | Visitmaristanis.it
A circa 10 Km dal centro urbano di Guspini, si estende l’area mineraria di Montevecchio che segue il filone minerario Piombo-Zincifero a cavallo tra i territori di Guspini e Arbus.
Lungo la strada che da Guspini conduce al borgo di Gennas (meglio noto come Montevecchio) e che digrada poi fino al mare attraversando il territorio di Arbus, è possibile incontrare le strutture che hanno profondamente segnato la storia dei comuni limitrofi, testimonianza dell’importante attività estrattiva svolta dal 1848 fino al 1991.
Montevecchio, con i suoi siti minerari, è un fiore all’occhiello del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna che raggruppa sotto un’unica realtà la ricca tradizione mineraria dell’isola, oggi fruibile anche dal punto di vista turistico, e si contraddistingue per le sue peculiarità ambientali, geologiche e biologiche. L’attività estrattiva ha modellato il paesaggio e la cultura delle popolazioni minerarie creando un ambiente in cui, il fascino della storia, accompagna il visitatore tra le splendide testimonianze di archeologia industriale, in mondi sotterranei e a contatto con la magnifica natura sarda.
Suggestivi villaggi per gli operai, pozzi di estrazione, migliaia di chilometri di gallerie, impianti industriali, antiche ferrovie, preziosi archivi documentali e la memoria di generazioni di minatori rendono il Parco un nuovo grande giacimento culturale da scoprire.
Non solo opere dell’uomo, ma luoghi in cui la grandiosità della natura cattura il visitatore: le splendide falesie, i faraglioni calcarei a picco sul mare, le infinite distese di sabbia color oro, le “magiche” cavità carsiche, le selvagge foreste popolate da una grande varietà di specie animali nell’impareggiabile cornice azzurra del mare di Sardegna.
I siti visitabili di archeologia industriale, di interesse scientifico e tecnologico, le gallerie minerarie e i centri di ricerca, documentazione e attività culturali, moderni musei e storici istituti minerari, fanno da corollario ai percorsi turistici ed escursionistici che si snodano tra la macchia mediterranea e lungo coste suggestive offrendo occasione per la pratica di svariate discipline sportive dalla costa al centro dell’isola.
Montevecchio è tappa imprescindibile di un itinerario a Guspini, luogo ideale da cui partire alla scoperta di un territorio più ampio, in cui l’identità territoriale, marginale rispetto ai grandi flussi turistici, regala momenti di genuina esperienza della tradizione della natura e della cultura sarda.
Per saperne di più sull‘itinerario a Guspini.
Testi e foto a cura del Comune di Guspini
Laguna di Marceddì
Flora e Fauna
Cosa Puoi osservare qui
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La Peschiera di Corru s’Ittiri – incluse le saline e tratto di mare antistante – Stagno di S. Giovanni e Marceddi ricopre un’area complessiva di 2160 ettari, è stata inserita all’interno dei siti RAMSAR di rilevanza internazionale già dalla fine degli anni ’70. Si tratta di un esempio rappresentativo di zona umida quasi naturale, caratteristica del bacino biogeografico mediterraneo, ovvero, una tipica zona umida con sistema dunale di riprova parzialmente utilizzata per lo sfruttamento del sale. Supporta un assemblaggio di specie animali rare, vulnerabili o in via di estinzione e habitat importanti. Supporta un numero importante di specie animali rare o in via di estinzione, con un gran numero di individui di una o più di queste specie.
Tra i consigli per alloggiare a Guspini in modo più consapevole, il B&B al civico 16, il B&B L’Agrifoglio di Emy e l’Hotel Ristorante Santa Maria.
Tutte queste strutture aderiscono alla rete di imprese Friends of Maristanis impegnate nella riduzione degli sprechi d’acqua e nella valorizzazione del territorio delle zone umide.
Servizi
Sezione in aggiornamento
Accessibilità
Sezione in aggiornamento.
Ristoro
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