Tutela e Salvaguardia

Maristanis, prima ancora di essere un luogo speciale nel Mediterraneo, è un progetto di cooperazione internazionale per la definizione di un modello di governance delle aree umido costiere del Golfo di Oristano. Avviato e coordinato dal settembre del 2017 dalla Fondazione MEDSEA, cofinanziato da MAVA Foundation, vede la partecipazione di 11 Comuni dell’Oristanese  impegnati nella tutela dello straordinario patrimonio naturale e culturale delle proprie zone umido costiere.

Tutto questo con tre obiettivi e un grande sogno: quello di tutelare le aree umide, che ad oggi rappresentano oltre il 10% della superficie di aree RAMSAR in Italia, valorizzarle e fare conoscere a tutti la loro rilevanza, accompagnare imprese, enti e comunità verso un uso e una gestione più sostenibile delle risorse naturali, in particolare di quella idrica.

Sviluppare così un modello di destinazione turistica sostenibile che, dalla Sardegna, possa essere d’esempio per tutte le zone umide dei Paesi del Mediterraneo, oggi fortemente minacciate.

Le Aree d'Intervento

Progetti

Agricoltura di Precisione

4 milioni di litri d’acqua risparmiati in Agricoltura

Nelle zone umide le riserve d’acqua dolce vanno difese. Le falde acquifere sono la principale fonte di approvvigionamento di acqua dolce di stagni e lagune e l’agricoltura assorbe gran parte di queste risorse, impoverendo il suolo. La Sardegna, inoltre, ha sempre sofferto dell’approvviggionamento idrico. Nel 2020 abbiamo aiutato le imprese agricole di Arborea e ditorni a ridurre gli impatti idrici: 4 milioni di litri d’acqua sono stati risparmiati grazie all’adozione dell’agricoltura di precisione. Con l’ausilio di un drone, è stato possibile osservare dall’alto lo stato di salute dei campi, per complessivi cinquanta ettari, ed intervenire solo dove fosse necessario. Oltre alla riduzione d’acqua e relativi costi, stimata in -20%, l’agricoltura di precisione ha consentito di ridurre sensibilmente anche l’utilizzo di fitofarmaci, agrofarmaci e pesticidi (-30%) per un prodotto più sano e uno sfruttamento delle risorse più consapevole. Il progetto, curato all’interno di Maristanis dalla Fondazione MEDSEA con Coldiretti Oristano ed eseguito dalla start up Smart Geosurvey del giovane terralbese Andrea Liverani, con la partecipazione di 10 imprese agricole del territorio, nel 2021 è entrato nella sua fase 2. Al momento il monitoraggio dei campi con drone è passato da 50 a 200 ettari e non vediamo l’ora di condividere i prossimi ambiziosi risultati a fine stagione!
(Foto Andrea Liverani, Smart Geo Survey)

Progetti Maristanis progetto idrico in agricoltura
Tradizioni

Il Recupero dell'Antica Arte dell'Intreccio a San Vero Milis

San Vero Milis vanta una tradizione millenaria nell’arte dell’Intreccio ed è stato per tanti anni un tempo centro d’eccellenza in Sardegna, ma oggi la sua eredità culturale è a rischio. Attualmente un solo artigiano è iscritto all’albo dei professionisti, plastica e altri materiali industriali hanno sostituito gli oggetti di uso quotidiano che, fino allo scorso secolo erano artigianali e fatti in giunco. Per questo è necessario gettare le radici di questa antica tradizione nel futuro, avvicinando il più possibile le nuove generazioni a questa antica arte, studiando nuove soluzioni di mercato e creando occasioni di disseminazione e scambio di competenze e saperi. Con il progetto Is Fainas (in sardo “le domestiche faccende”) siamo intervenuti su tre livelli: quello di sviluppare conoscenza e condivisione, realizzando allestimenti e mostre temporanee e permanenti nella Casa Ramsar – centro di Educazione ambientale, un vero e proprio Museo dell’intreccio di San Vero Milis, assieme al Comune; sviluppando le collaborazioni tra tra artigiane e artigiani sanveresi e designer internazionali e testando nuove soluzioni per il mercato. Non in ultimo, sulle sponde dello stagno di Sale ‘e Porcus, grazie alla collaborazione con gli agricoltori locali che hanno donato le aree agricole di passaggio “buffer”, è stata allestita una piantagione di giunco, in modo che gli artigiani possano trovare un’area destinata per la raccolta dei fasci d’erba palustre.

Governance

Un Contratto per le Wetlands di Oristano!

Maristanis, progetto corale, voluto da tutti gli attori del territorio (Regione Autonoma della Sardegna, la Provincia di Oristano, l’Area Marina protetta “Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre”, il Consorzio di Bonifica dell’Oristanese e le 11 municipalità toccate dalle zone umide) ha trovato la sua condivisione di intenti per la tutela, valorizzazione e sviluppo sostenibile dell’area umido marina costiera interessata. Il 5 Febbraio 2021, dopo un percorso durato due anni, è stato sottoscritto il Contratto delle zone umido marino costiere del Golfo di Oristano con 6 macro-obiettivi legati alla tutela della biodiversità ed è stato istituito un Gruppo di Coordinamento. Per Sandro Pili, sindaco di Terralba e referente del Gruppo di Coordinamento di Contratto, l’accordo segna “una tappa fondamentale per la tutela e valorizzazione delle zone umide costiere dell’Oristanese, un percorso articolato e complesso, che conferma la forte volontà di costruire una strategia integrata”. Tra i progetti più ambiziosi delle 26 azioni definite, quello di rendere l’intero Golfo di Oristano completamente plastic free.

Sindaci Contratto delle zone marino umido costiere dell'Oristanese | Chiostro Università a Oristano
Educazione Ambientale nelle zone Umide di Oristano progetto Maristanis I ragazzi della scuola media d'Arborea nello stagno di S'Ena Arrubia.
Educazione Ambientale

Clean up, convegni, contest e formazione nelle scuole

Il rispetto per l’ambiente e la consapevolezza del fragile ecosistema in cui si vive dipende molto dall’educazione che ogni bambino, futuro adulto riceve. Per questo negli ultimi anni abbiamo svolto numerose attività di sensibilizzazione nelle scuole medie e secondarie inferiori dei comuni del progetto Maristanis. Tra Clean up nelle spiagge e negli stagni con 200Kg di plastica e altro materiale raccolto e concorsi fotografici a tema zone umide e Coste siamo sicuri di aver gettato quel seme necessario affinché ci si prenda cura del proprio ambiente circostante con lo stesso amore con cui ci si prende cura di se stessi. Nel 2020, con l’inizio della Pandemia le attività in presenza non sono più state possibili e abbiamo optato per dei contest sui social media per sensibilizzare i locali e la community Maristanis a guardare stagni e lagune con rispetto e gratitudine. L’ultimo dei quali è stato il World Wetlands Day Sardegna 2021. Oltre a questo, abbiamo sviluppato un vademecum di comportamento nelle zone umide e un’app “Risparmia l’acqua Maristanis”, disponibile per iOS e Android, in 4 lingue, che porta utili consigli su come risparmiare l’acqua nella routine quotidiana, dalla doccia al giardinaggio.

Turismo Sostenibile

Friends of Maristanis

Viviamo in un mondo sempre più interconnesso dove il nostro modo di vivere, produrre e accogliere impatta sugli equilibri del Pianeta. La Pandemia Covid nell’ultimo biennio, in un destino globale comune, ci ha inoltre insegnato quanto sia necessario adattarsi velocemente a contesti diversi, modificando le nostre abitudini o il proprio modello di business. Friends of Maristanis, nato nel 2020 in momento di importanti stravolgimenti di mercato, è uno spazio dove le imprese turistiche, produttive e commerciali del territorio, già impegnate a ridurre il proprio impatto o desiderose di iniziare, possono informarsi, conoscere e scambiarsi le buone pratiche sulla sostenibilità e, nel contempo, promuoversi all’interno di un mercato sempre più sensibile ed esigente. Al momento sono presenti 27 strutture turistiche, tra Hotel, B&B e Agriturismi, associazioni e altre imprese di servizi, nei prossimi due anni contiamo di raccogliere la più variegata rappresentanza di esercizi ed operatori (bar, ristoranti, pasticcerie, panetterie e supermercati) impegnati su molteplici obiettivi, in modo da costruire una filiera e dei percorsi più sostenibili che possano diventare l’elemento distintivo dell’offerta di un territorio ricchissimo di biodiversità ma altrettanto fragile. Per supportare l’attività di divulgazione e sensibilizzazione delle imprese e dei loro utenti finali, abbiamo messo a disposizione, per ogni iscritto un kit di grafiche da esporre, dove si comunica all’utente finale lo straordinario territorio che lo accoglie e come contribuire a preservarlo, oltre che l’appartenenza al Club in qualità di struttura impegnata a migliorarsi. Per gli operatori turistici, inoltre, è stato creata un’app per poter verificare il corretto utilizzo delle apparecchiature idriche, misurare e confrontarsi con i consumi medi. Per aderire: club@maristanis.org

(Foto Dimora Diffusa Aquae Sinis, Membro Friends of Maristanis)

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Maristanis progetto nidi ricavati dagli scarti di cozze per ospitare avifauna più debole negli stagni di Oristano progetto Maristanis
Economia Circolare

Un Nido di Cozze per l'avifauna più debole

I rifiuti sono una minaccia, ma anche una grande opportunità se ben gestiti. Con Nieddittas, principale azienda in Sardegna nell’allevamento di cozze e mitili, stiamo progettando un nido speciale per l’avifauna più debole, in modo che possa trovare riparo dai predatori insediarsi e nidificare in tranquillità. Per costruire questi isolotti artificiali nello stagno di Corru Mannu utilizzeremo i gusci dei mitili di scarto. Si creano così nuovi spazi utili a ospitare gli uccelli che soffrono di disturbi di fauna selvatica e randagia, in particolare il Fraticello (Sternula albifrons), la Sterna comune (Sterna hirundo), il Beccapesci (Thalasseus sandvicensis) e il Gabbiano roseo. Nel contempo, il laboratorio di economia circolare MEDSEA già attivato sempre con l’azienda mitilicola “Blue Lab” consentirà di trasformare gli scarti della produzione, come reti e gusci, in nuovi oggetti di design e arredo per la casa.

Pesca

Diversificare le produzioni per affrontare i cambiamenti climatici

L’accelerazione nei cambiamenti climatici in corso sta portando ad eventi naturali imprevisti ed inaspettati. Gli ecosistemi cambiano e l’uomo deve trovare soluzioni nell’adattamento a nuovi stati. In particolare, il Golfo D’Oristano, secondo studi scientifici, è tra le aree del Mediterraneo più a rischio, per innalzamento dei livelli del mare che potrebbero sommergere completamente la Costa entro il 2100. Va da sè che le attività produttive come l’agricoltura e la pesca dovranno addarsi sempre più velocemente a questi cambiamenti in atto e farsi più resilienti, cercando soluzioni alternative, diversificando la produzione e sperimentando tecnologie. Da qualche anno la cooperativa di pescatori Sant’Andrea ha messo in commercio il granchio blu, specie aliena introdotta negli habitat mediterranei solo di recente, che nella laguna di S’Ena Arrubia ha trovato lo spazio ideale, grazie alle correnti di acqua dolce. Per tenere sotto controllo il numero di queste specie e limitare i possibili effetti all’ecosistema locale, commercializzazione e consumo alimentare della specie sembra essere al momento una valida soluzione. Con i tecnici della Fondazione IMC Centro Marino Internazionale ONLUS e del FLAG Pescando Sardegna Centro Occidentale, anche con il supporto del progetto Maristanis, sono state installate le prime strutture per la semina e raccolta delle ostriche che arricchiranno l’offerta della peschiera, portando nuove competenze.

(Foto Peschiera di S’Ena Arrubia © di Livio Mura)

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Peschiera nello stagno di S'Ena Arrubia ad Arborea Sardegna
Posidonia Oceanica Marta Terry L. su Flickr (CC BY-NC-ND 2.0)
Mare

Ripristino della Posidonia

La posidonia è l’habitat più importante nel contesto marino. Come per le foreste, produce ossigeno e assorbe l’anidride carbonica, ospita moltitudini di specie, stabilizzano il fondale e smorzando il moto ondoso, riducendo così i processi erosivi della costa. Purtroppo la pesca a strascico e l’ormeggio libero delle barche, soprattutto nel periodo estivo, danneggia queste essenziali praterie del mare. Nel 2021 Fondazione MEDSEA, assieme all’Area Marina Protetta Penisola del Sinis- Isola di Mal di Ventre sono impegnate nell’azione di ripristino della posidonia oceanica nel progetto MEDSEAGRASS, finanziato dalla Fondazione MAVA. 300mq verranno ripiantati nei fondali del Sinis andando a ricoprire le aree più danneggiate. L’operazione è iniziata con la ricognizione dei fondali marini attraverso un drone subacqueo, che ha consentito di rilevare le condizioni del fondale e individuare le aree su cui intervenire. Continuerà poi con la raccolta delle talee, sdradicate naturalmente mare dal moto ondoso del mare, che verranno subito riposizionate in una biostuoia in cocco e adagiate nel fondale in modo da consentire alle radici di penetrare nel terreno e alla pianta di attecchire.

Wetland Index

Misurazione e controllo dello stato di salute di stagni e lagune

Qual è lo stato di salute delle Wetlands Maristanis? Cosa è successo dall’inizio delle attività di disseminazione e tutela delle zone umide nel Golfo di Oristano? Attualmente in lavorazione in tutti i Paesi coinvolti dal progetto di ripristino delle zone umide nel Mediterraneo, tra cui anche le zone umide dell’Oristanese, il Wetland Index consentirà presto di capire, attraverso alcuni indicatori, quale lo stato di salute degli stagni e delle lagune del Golfo.

Stagno di S'Ena Arrubia, pulli di Fenicotteri. Arborea. Foto © Livio Mura progetto Maristanis Zone Umide in sardegna
Cartello Ramsar stagno di Cabras Progetto Maristanis
Itinerari Naturalistici

Cartelli RAMSAR e percorsi

Le sei Aree Umide RAMSAR del territorio Maristanis, costituite da 8 stagni, offrono paesaggi naturali di indiscutibile bellezza. I residenti spesso li vivono come se fossero un’estensione della propria abitazione e, in alcune aree, sono attrezzati dei percorsi percorribili a piedi o in bici. Tuttavia la completa fruibilità, anche a fini turistici, di questi posti così affascinanti necessita ancora di un percorso comune verso un modello di governance integrato che guardi e tuteli l’ambiente e accompagni gradualmente le imprese locali verso uno sviluppo sostenibile. Nel frattempo abbiamo cercato di valorizzare il pregio naturalistico di queste importanti aree posizionando dei Cartelli RAMSAR in più punti degli stagni dove, oltre alla mappa, spieghiamo il contesto, le caratteristiche di ogni specifico stagno e la sua flora & fauna più comune.

Cultura & Turismo

Ripristino della Torre Vecchia di Marceddì

La Torre Vecchia di Marceddì di Terralba è uno dei luoghi più iconici delle Zone Umide del Golfo di Oristano, nominata Luogo del Cuore FAI in Sardegna nel 2021. La Torre costiera, costruita durante la dominazione spagnola tra 1578 e il 1584 e utilizzata in difesa del territorio fino a tempi recenti, sorge a pochi metri dal borgo di pescatori di Marceddì nell’omonima laguna. La Torre, recentemente restaurata e allestita, anche con il contributo della Fondazione MEDSEA e del progetto Maristanis, ospita oggi uno spazio allestito dove immergersi meglio nel contesto delle zone umide e capirne le peculiarità degli habitat. L’ultimo piano della Torre offre invece una terrazza panoramica, punto d’osservazione a 360° sulla splendida Laguna di Marceddì.

Torre Vecchia di Marceddì Terralba maristanis terre d'acqua sardegna zone umide dell'oristanese

Il Progetto Maristanis

Il progetto Maristanis è un’iniziativa di cooperazione internazionale per la definizione di un modello di gestione integrata delle zone umide e costiere del Golfo di Oristano; cofinanziato dalla Fondazione MAVA e coordinato dalla Fondazione MEDSEA in collaborazione con l’Area Marina Protetta “Penisola del Sinis Isola di Mal di Ventre”. Maristanis si sviluppa in parallelo con altri tre progetti cofinanziati da MAVA in Tunisia, Montenegro e Albania. Per maggiori info sui progetti, visita il sito maristanis.org.